Era l'annuncio di un grande evento che siglava il termine di una serie di eventi conosciuto come Prima Guerra Persiana.
Durante il quinto secolo avanti Cristo i Persiani dominavano il primo Impero Universale della storia, dove il Gran Re della dinastia achemenide dominava su diversi sovrani di tutto il mondo.
Diverso tempo prima della battaglia di Maratona il Gran Re Cambise, figlio di Ciro il Grande, aveva conquistato l'Egitto donando a tutti i suoi successori i titoli di Re di Medi e Persiani, Faraone d'Egitto, Re dei Re.
Poco lontano dai confini della Persia si trovava la Grecia, divisa in diverse città stato, tra cui Atene, le cui colonie in Anatolia erano state tempo addietro annesse. Durante il regno di Dario I queste città greche d'Oriente si ribellarono al Gran Re e furono aiutate da Atene.
Dario I giurò vendetta e iniziò una controffensiva che, dopo aver stroncato la ribellione, mirava a sottomettere tutta la Grecia.
La Grecia, assaltata praticamente da tutto il mondo, dovette fare ricorso alla sua posizione strategica e alla forza dei suoi difensori per non essere sottomessa.
Il 12 settembre del 490 a.C. è la data teorica in cui gli opliti ateniesi presero di sorpresa le truppe persiane e asiatiche sbarcate a Maratona e dirette verso Platea e Atene, circa 30.000 uomini e 1.000 cavalieri guidati dai generali Dati e Artaferne. Gli Ateniesi e i Plateesi schierarono circa 20.000 uomini guidati da Callimaco.
La fanteria pesante greca schierata in falangi, usando il territorio impervio di Maratona, riuscì a tenere testa alla cavalleria e alla fanteria leggera dei Persiani.
I Persiani persero 6.400 uomini, contro i 192 lasciati sul campo, dopo aver ricacciato in mare l'esercito nemico.
Secondo alcuni, se il Gran Re Dario avesse messo la Grecia sotto il suo piede conquistatore, la democrazia sarebbe scomparsa. Chi lo sa Lettor?
Sta di fatto che quel giorno il Re dei Re scoprì che esisteva una nazione che non si sarebbe fatta spezzare dal resto del mondo.
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