giovedì 28 maggio 2015

Il giorno più buio

Lettor sono molto triste perché oggi è il 29 maggio, il giorno in cui l'Impero Romano è davvero finito. Il 29 maggio 1453 infatti i Turchi Ottomani guidati da Maometto II presero la Nuova Roma e la ridussero ad una stalla. L'Impero Romano d'Oriente, lo Stato più vicino alla perfezione che l'Uomo abbia mai fondato, con i suoi 1057 anni di storia (arriviamo a superare i 1800 se consideriamo la continuità con lo Stato Romano precedente la divisione) cadde distrutto da una forza militare superiore armata di spingarde e cannoni ungheresi che distrussero le mura teodosiane che persino Attila e i suoi Unni non avevano osato affrontare.
L'Imperatore Costantino XI Paleologo morì in prima fila per difendere la sua capitale e la sua gente. 
I Turchi, come gli Arabi prima di loro, presero tutto dall'Impero: l'arte, l'architettura, la legge, la filosofia, la scienza, la medicina, la letteratura, persino i simboli: la Mezzaluna era un simbolo dell'Impero Romano e della Chiesa d'Oriente, i Turchi lo presero per dare un briciolo di legittimità al loro impero. Ma quello dei Turchi, così come tutti quelli che imitarono e imitano tutt'oggi i simboli, i fasti e la natura dell'Impero, non fu mai nemmeno paragonabile a quello vero.
La fuga da Costantinopoli permise il ritorno dei saperi dell'Impero in Italia e questo permise l'alba del Rinascimento, mentre gli eredi di Costantino nacquero da sua nipote Sofia e furono i fondatori di un altri Impero Romano, la Russia.
Ancora oggi esiste una promessa, una speranza per gli eredi di Costantino e di tutti noi: l'Impero tornerà, magari in altre forme o in altri modi, ma tornerà. Altrimenti siamo dannati, noi e il nostro mondo, rovinati con le nostre stesse mani.

martedì 19 maggio 2015

Il Concilio Ecumenico di Nicea

Lettor è già il 20 maggio, lo stesso giorno in cui, nel 325 d.C. il nostro Imperatore Costantino diede inizio al Concilio di Nicea, il primo vero Concilio Ecumenico della Chiesa Cristiana.
È un elemento di grande importanza per la nostra storia e la nostra civiltà: in questo Concilio, presieduto dall'Imperatore in persona, circa trecento padri della Chiesa discussero e scelsero tutto: come fissare la data della Pasqua, quando festeggiare il Natale, quali Vangeli legittimare, i ruoli dei vescovi, dei monaci. Insomma la Cristianità si organizzò per vivere come religione diffusa e propria di grandi popoli e grandi istituzioni. Si condannò l'arianesimo come eresia e si stabilirono i rapporti tra la Chiesa e l'Impero.
Fu anche stabilito uno degli elementi principali del nostro pregare: il Credo, in cui si distingueva la Santissima Trinità e si affermava il credere nel Signore: in Dio Padre, Creatore di tutte le cose, nel Figlio, generato e non creato e Sapienza attraverso cui tutto è stato creato e nello Spirito Santo, che intercede tra Padre e Figlio.
Che ricorrenza Lettor, il grande Concilio che, prima della superbia e della stupidità di certi individui, ci rese totalmente uniti nella fede, come l'Impero faceva nella vita. 

lunedì 18 maggio 2015

A Vladimiro II, padre di nostra sorella Russia


19 maggio: oggi Lettor ti ricordo la morte, il 19 marzo 1125 del Principe Vladimiro II di Kiev, detto Monomaco, sovrano della Rus' di Kiev che poteva vantare come nonno materno il Basileus (Imperatore di Costantinopoli e dell'Impero Romano d'Oriente) Costantino IX Monomaco.
Vladimiro fu un grande signore per la sua gente, autore di diversi concili di principi russi e politico astuto, la sua ascendenza e il suo retaggio ne fanno uno dei punti di contatto tra il Mediterraneo e la steppa.
Erede sia della Rus' che dell'Impero Vladimiro ha tracciato con la sua nascita e il suo operato una linea indelebile tra la Seconda Roma e la sua gente, preparando la Russia a diventare il Sesto Impero Romano con l'avvento di suo nipote, il Principe Ivan IV.
Ecco Lettor perché i Russi sono nostri fratelli, perché anche in loro scorre il sangue degli eredi del Grande Impero, il nostro sangue, il nostro retaggio. Cerca di conoscerli di più Lettor, possono essere i migliori amici che ci possiamo permettere o anche di più.

domenica 17 maggio 2015

A Papa Giovanni I

Lettor oggi ti parlo di Papa Giovanni I, morto incarcerato a Ravenna il 18 maggio del 526 d.C. Fu eletto Sommo Pontefice il 12 agosto del 523 e condusse la Chiesa di Roma in un periodo di grande tensione: il dominio in Italia del Regno degli Ostrogoti.
I barbari Ostrogoti erano Cristiani seguaci dell'eresia ariana e il loro re Teodorico ne era un fervido sostenitore. La situazione precipitò quando l'Imperatore d'Oriente Giustino I avviò una severa campagna contro gli Ariani costringendoli ad abiurare e scatenando l'ira di re Teodorico. Il Papa partì per Costantinopoli in cerca di una soluzione e ricevette dall'Imperatore la promessa di aiuti in caso di necessità. Ma Teodorico temeva che questi dialoghi tra il Papa e l'Imperatore servissero ad organizzare una congiura per riportare l'Italia sotto l'autorità imperiale.
Tornato in Italia Papa Giovanni fu incarcerato dal re a Ravenna dove morì per la fatica e le privazioni. Quattro anni dopo il suo corpo venne riportato a Roma e sepolto sotto il pavimento di San Pietro. Vallo a vedere Lettor, ne vale la pena e ti racconterà la sua storia. 

sabato 16 maggio 2015

Onore al Botticelli

Chi non conosce la fama del grande periodo del Rinascimento? Lettor oggi è l'anniversario della morte di uno dei suoi più grandi protagonisti: si spegneva il 17 maggio 1510 il pittore Sandro Botticelli, dopo aver fatto il suo dovere in questo mondo. Uno degli uomini che investì il talento datogli dal Signore per lasciarci opere di immensa bellezza, come per esempio:
La nascita di Venere, esempio della ripresa dei temi mitologici e del inizio del uso del nudo. Un esempio di come la vera arte del vero Occidente rappresenti tutto così com'è anche per parlare di miti.

La Primavera, ancora di più l'arte reale dell'Occidente: se osservi bene Lettor ogni pianta o altro elemento del quadro è reale, esiste davvero in natura.
Qual meraviglia è il nostro retaggio Lettor.



venerdì 15 maggio 2015

Eliogabalo acclamato

Lettor oggi ti parlo di come i Romani fossero immensamente superiori non solo agli Americani, ma a tutti i popoli moderni. Cos'è il razzismo? La discriminazione dei bianchi verso i neri? Dei neri verso i bianchi? In ogni caso i Romani non lo conoscevano e non lo praticavano.
Una dimostrazione? Il ventisettesimo Imperatore di Roma era molto più nero di Obama e si dimostrò molto più saggio: Settimio Severo. In quanto fondatore della dinastia dei Severii si proclamava discendente di Marco Aurelio ed alcuni considerano la sua ascesa come il passaggio per l'Impero dal Principato al Dominato. Costruttore di grandi monumenti condusse anche una campagna contro i Parti e sotto di lui l'Impero prosperò.
Diverso fu il destino di suo nipote Sesto Vario Avito Bassiano che, il 16 maggio del 218 fu acclamato Imperatore dalla III legione Gallica in opposizione all'Imperatore Macrino, e assunse il dominato con il nome di Marco Aurelio Antonino, chiaro riferimento al grande Imperatore filosofo. Solo dal IV secolo sarebbe stato indicato con il nome di Eliogabalo che vuol dire "il dio che sorge sulla montagna" in riferimento al fatto che, nella città di Emesa, egli era sacerdote di un culto solare che cercò di introdurre a Roma. Era il culto del Sol Invictus che Eliogabalo cercò di imporre su quello di Giove.
Questo, insieme al fatto di essersi preso cinque mogli e due mariti, e di aver voluto pure sposare una vestale spinse i Romani a guardarlo con scandalo e a decidere di liberarsene. I pretoriani, le guardie più dell'Impero che dell'Imperatore, lo uccisero e venne acclamato Alessandro Severo, l'ultimo vero esponente della dinastia.
Eliogabalo fu preso dai suoi eccessi, ma alla fine riuscì a introdurre un culto che avrebbe preparato la strada ad un altro grande elemento del vero Impero: il Cristianesimo.
Perdoniamo i suoi eccessi, il suo operato fu necessario per il nostro bene Lettor.


giovedì 14 maggio 2015

Orazione a Valentiniano II

Figlio di Valentiniano I e di sua moglie Giustina, nonché fratello minore dell'Imperatore Graziano Valente, Flavio Valentiniano iniziò la sua carriera quando il padre lo portò ad una sua campagna militare nel nord dell'Impero. L'Imperatore purtroppo morì in battaglia e Valentiniano II venne acclamato suo successore in quello stesso periodo a Treviri, all'età di appena quattro anni. Non fu molto fortunato: condivise il dominato con suo fratello scambiandosi costantemente il dominio della parte occidentale e orientale dell'Impero mentre sua madre svolgeva il ruolo di reggente in quanto sua tutrice.
Durante il suo tempo Valentiniano II e Graziano furono costretti ad affrontare: ribellioni, un'invasione dei Goti e un usurpatore proveniente dalla Britannia che cercò di conquistare l'Italia, si faceva chiamare Magno Massimo (iniziava già a quei tempi la loro superbia.... che sia qualche gas emanato da quella dannata isola?).
Comunque Valentiniano II fece una fine misteriosa che non fu mai spiegata: venne trovato impiccato a Vienne, in Gallia il 15 maggio del 392. Il vescovo di Milano, Sant'Ambrogio, celebrò i suoi funerali e scrisse per lui l'orazione De obitu Valentiniani Consolatio.
Dopo di lui Teodosio I prese il potere e l'Impero tornò ad avere un solo signore.... in tutti i sensi.




                      

mercoledì 13 maggio 2015

Imperator Romanorum et Germanicus

Lettor oggi è il compleanno di Carlo di Lussemburgo, re di Boemia e Sacro Romano Imperatore del Sacro Romano Impero Germanico quarto del Suo nome.
Ancora oggi a Praga (capitale di quella regione corrispondente alla Repubblica Ceca e alla Slovacchia un tempo chiamata appunto Boemia) gli abitanti si rivolgono a Lui dicendo (Karel, il nostro re Karel). Questo Re Carlo Imperator Romano è vissuto in un epoca molto difficile per l'Impero poiché il suo comando era conteso tra le massime famiglie d'Europa e continuava a passare di mano in mano, senza una dinastia stabile e senza un vero e proprio ordinamento che consentisse una successione regolare tra un Imperatore e un altro. Le più forti e determinate di queste famiglie nobiliari e imperiali dell'Europa erano i Lussemburgo e gli Asburgo.
Carlo, divenuto Imperatore, decise di porre rimedio a questa situazione drammatica: rendendosi conto che non poteva instaurare una dinastia come nelle monarchie nazionali (esempio in Francia o Inghilterra) decise di riportare in auge la grande idea dell'Impero Romano: l'Imperatore per elezione.
Carlo realizzò un documento nuovo: la Bolla d'Oro
Che rendeva la carica di Imperatore eleggibile solo attraverso il voto di Sette Grandi Elettori: il conte del Palatinato, il marchese di Brandeburgo, il duca di Sassonia, il re di Boemia e i vescovi di Colonia, Magonza e Treviri.
Fu così che l'Impero ritrovò la stabilità grazie ad una sua più antica tradizione: quella di rendere protagonista dell'Impero non una famiglia, ma l'Impero stesso.
Peccato che l'avidità e la crudeltà umana non lo resero abbastanza forte da rimanere ciò che era e che cerchiamo di ricostruire oggi: l'unità dei popoli fratelli dell'Europa.

martedì 12 maggio 2015

La Regina a Fatima

Lettor oggi ti parlo del 13 maggio 1917 dove a Fatima, in Portogallo, a tre piccoli pastorelli apparve Maria, la Regina del Cielo. Ella apparve a Lucia Dos Santos e ai suoi cugini Francesco e Giacinta Marto.
Maria spiegò il dolore che il Suo Cuore Immacolato stava provando a causa dei peccati dell'Umanità, ma anche il fatto che il Signore non aveva rinnegato il Suo amore e la possibilità di redenzione a questa nostra razza dal collo duro e dal cuore di pietra. Essa espose tre grandi segreti, tre rivelazioni l'ultima delle quali è rimasta nascosta fino al 2000. La Signora chiedeva penitenza, la consacrazione della Russia al Suo Cuore Immacolato e la recita del rosario. Il 13 ottobre del 1917, per dimostrare chi era, fece un miracolo davanti a circa 70.000 persone: un "Sole danzante" descritto dal giornalista Avelino d'Almedia. È stata una speranza che ci fu donata insieme a molte altre.
Lettor noi non siamo abbandonati.

lunedì 11 maggio 2015

La colonna dell'Imperatore Perfetto

Marco Ulpio Traiano, Optimus Princeps, è stato l'Imperatore che ha portato l'Impero Romano alla sua massima estensione territoriale nella storia conquistando la Dacia (attuale Romania) ed ereditando l'Arabia dei Nabatei, tra gli odierni Libano e Giordania. Egli ottenne così un risultato che nessun altro, né sovrano né popolo, ha mai ottenuto in tutta la storia del genere umano: la totale conquista e controllo del intero Mar Mediterraneo.
Per le sue imprese fu costruita una grande colonna, la Colonna Traiana, nel cuore del suo Foro a Roma,
 Il primo film della Storia, poiché racconta, in un'incredibile sequenza di immagini, le imprese e le vicende della guerra di Traiano contro i Daci e il loro re Decebalo.
Un monumento funebre che per molto tempo contenne le ceneri dell'Optimus Princeps e della sua Augusta sposa.
Ci ha dato grandi informazioni e notizie non solo sulla guerra dacica ma anche su tutti i personaggi e i popoli dell'epoca. 
Le fonti ci dicono che fu inaugurata il 12 maggio del 113 d.C.
Ed è ancora in piedi a ricordare le imprese del nostro Imperatore Traiano dopo tanto tempo e a renderlo eterno.... come la sua città!

domenica 10 maggio 2015

La Seconda Roma

Lettor che giorno! Tra tutti gli eventi io, Carlo Valente, non posso non dirti che in questo giorno ricade la ricorrenza di uno dei più importanti della storia dell'intera Europa e del Mediterraneo che dovrebbe essere celebrato con grandi parate da Cipro al Portogallo, da Malta alla Romania e in tutta la Russia. Oggi, 11 maggio, nel 330 d.C. il nostro Imperatore Flavio Valerio Costantino ribattezzò la città greca di Bisanzio (dal nome del suo mitologico fondatore, re Bizas) Costantinopoli e Nova Roma. 
Il giorno della fondazione della Seconda Roma è veramente qualcosa di estremamente importante per tutte le nazioni dell'Occidente e anche del Medio Oriente: senza di essa gli Arabi e i Turchi non avrebbero mai acquisito scienza, medicina, legge, letteratura e filosofia e nemmeno il simbolo della mezzaluna che era della Chiesa d'Oriente. Senza Costantinopoli molto difficilmente la storia e le filosofie antiche sarebbero rimaste conservate per poi tornare in Italia in tempo per dare inizio al Rinascimento, per non parlare del fatto che non sarebbe mai stata fondata nemmeno la Russia e alle porte d'Europa sarebbe rimasto il bellicoso Khanato dell'Orda d'Oro.
Oggi viene chimata vergognosamente "Bisanzio" dagli eredi di quegli Illuministi che per invidia denigrarono ciò che ha rappresentato: lo Stato più longevo e perfetto della Storia, 1057 anni con 145 leggi totali. Quello di Costantinopoli è un Impero (il Secondo Impero Romano) caduto solo a causa dell'aggressione di una forza militare superiore e al tradimento. 
A coloro che non riconoscono l'importanza del suo nome e del suo retaggio io dico "ignoranti" e a coloro che lo fanno di proposito dico "traditori e invidiosi".
Lettor leggi di Costantinopoli e vedrai che hai molto di cui esserle grato.

sabato 9 maggio 2015

Il padre dell'America

Lettor oggi, 10 maggio, tra le altre cose ricorda Amerigo Vespucci che in questo giorno del 1497 partì da Cadice per il suo primo viaggio nel Nuovo Mondo. Amerigo su segretario del genovese Cristoforo Colombo e fu lui il primo ad accorgersi che quelle non erano le terre del Estremo Oriente, poiché il mondo era si rotondo, ma con un continente il più di quelli conosciuti.
Mentre Colombo chiedeva ai nativi "Dove sono le genti del Khan?" e quelli scappavano perché capivano "caniba", i mangiatori di carne umana, Amerigo comprese di essere in una terra completamente diversa da tutte quelle che i popoli discendenti dell'Impero Romano avevano conosciuto fino a quel tempo. Un mondo nuovo tutto da scoprire per la gente dell'Europa. Per questa sua scoperta quel giorno messer Vespucci potè fare ciò per cui l'Uomo è stato creato: dare nomi alle cose della Creazione. Egli diede a quel nuovo continente il suo nome: America.
Ecco perché noi Italiani siamo i veri fondatori sia del Vecchio che del Nuovo Mondo, ecco perché Amerigo Vespucci è uno di coloro che resero immortali un 10 Maggio e due terre!

venerdì 8 maggio 2015

Per l'Italia

Lettor oggi ti parlo del 9 maggio 1848. Durante quel periodo si svolgeva la Prima Guerra di Indipendenza che il nostro Bel Paese si trovava a combattere contro l'impero austriaco e il resto del mondo. Tutti i capi degli Stati italiani avevano mandato aiuti verso il fronte, tra questi anche lo Stato Pontificio retto da Papa Pio IX. 
Al comando del generale Ferrari le truppe pontificie, supportate da un gran numero di volontari, affrontarono a Cornuda l'esercito austriaco.
4.000 Italiani contro 22.000 Austriaci.
Durante lo scontro 40 dei 50 dragoni pontifici (cavalieri specializzati) furono sacrificati per dare alle truppe italiane il tempo di ripiegare a Treviso.
Non fu una vittoria sul campo ma, Lettor, fu la prima battaglia combattuta ..... per l'Italia!