Lettor sono molto triste perché oggi è il 29 maggio, il giorno in cui l'Impero Romano è davvero finito. Il 29 maggio 1453 infatti i Turchi Ottomani guidati da Maometto II presero la Nuova Roma e la ridussero ad una stalla. L'Impero Romano d'Oriente, lo Stato più vicino alla perfezione che l'Uomo abbia mai fondato, con i suoi 1057 anni di storia (arriviamo a superare i 1800 se consideriamo la continuità con lo Stato Romano precedente la divisione) cadde distrutto da una forza militare superiore armata di spingarde e cannoni ungheresi che distrussero le mura teodosiane che persino Attila e i suoi Unni non avevano osato affrontare.
L'Imperatore Costantino XI Paleologo morì in prima fila per difendere la sua capitale e la sua gente.
I Turchi, come gli Arabi prima di loro, presero tutto dall'Impero: l'arte, l'architettura, la legge, la filosofia, la scienza, la medicina, la letteratura, persino i simboli: la Mezzaluna era un simbolo dell'Impero Romano e della Chiesa d'Oriente, i Turchi lo presero per dare un briciolo di legittimità al loro impero. Ma quello dei Turchi, così come tutti quelli che imitarono e imitano tutt'oggi i simboli, i fasti e la natura dell'Impero, non fu mai nemmeno paragonabile a quello vero.
La fuga da Costantinopoli permise il ritorno dei saperi dell'Impero in Italia e questo permise l'alba del Rinascimento, mentre gli eredi di Costantino nacquero da sua nipote Sofia e furono i fondatori di un altri Impero Romano, la Russia.
Ancora oggi esiste una promessa, una speranza per gli eredi di Costantino e di tutti noi: l'Impero tornerà, magari in altre forme o in altri modi, ma tornerà. Altrimenti siamo dannati, noi e il nostro mondo, rovinati con le nostre stesse mani.