venerdì 15 maggio 2015

Eliogabalo acclamato

Lettor oggi ti parlo di come i Romani fossero immensamente superiori non solo agli Americani, ma a tutti i popoli moderni. Cos'è il razzismo? La discriminazione dei bianchi verso i neri? Dei neri verso i bianchi? In ogni caso i Romani non lo conoscevano e non lo praticavano.
Una dimostrazione? Il ventisettesimo Imperatore di Roma era molto più nero di Obama e si dimostrò molto più saggio: Settimio Severo. In quanto fondatore della dinastia dei Severii si proclamava discendente di Marco Aurelio ed alcuni considerano la sua ascesa come il passaggio per l'Impero dal Principato al Dominato. Costruttore di grandi monumenti condusse anche una campagna contro i Parti e sotto di lui l'Impero prosperò.
Diverso fu il destino di suo nipote Sesto Vario Avito Bassiano che, il 16 maggio del 218 fu acclamato Imperatore dalla III legione Gallica in opposizione all'Imperatore Macrino, e assunse il dominato con il nome di Marco Aurelio Antonino, chiaro riferimento al grande Imperatore filosofo. Solo dal IV secolo sarebbe stato indicato con il nome di Eliogabalo che vuol dire "il dio che sorge sulla montagna" in riferimento al fatto che, nella città di Emesa, egli era sacerdote di un culto solare che cercò di introdurre a Roma. Era il culto del Sol Invictus che Eliogabalo cercò di imporre su quello di Giove.
Questo, insieme al fatto di essersi preso cinque mogli e due mariti, e di aver voluto pure sposare una vestale spinse i Romani a guardarlo con scandalo e a decidere di liberarsene. I pretoriani, le guardie più dell'Impero che dell'Imperatore, lo uccisero e venne acclamato Alessandro Severo, l'ultimo vero esponente della dinastia.
Eliogabalo fu preso dai suoi eccessi, ma alla fine riuscì a introdurre un culto che avrebbe preparato la strada ad un altro grande elemento del vero Impero: il Cristianesimo.
Perdoniamo i suoi eccessi, il suo operato fu necessario per il nostro bene Lettor.


Nessun commento:

Posta un commento