lunedì 29 febbraio 2016

Un giorno unico

Lettor, ho l'acquolina in bocca! Il 29 febbraio capita così raramente che oggi te li offro tutti e tre i possibili temi: un evento, una nascita e una morte. Ma prima, questo anno bisestile cos'è?
Come tu saprai Lettor il nostro mondo compie un giro intorno alla stella Sole in 365 giorni e circa sei ore, questo tempo avanzato va ad accumularsi e potrebbe portare, nel nostro modo di percepire il tempo ad accumulare dei giorni di ritardo aggiungendoli agli anni. Il Natale potrebbe finire per capitare in piena estate. Questo giorno in più viene così "smaltito" durante un anno ogni quattro, nel mese più breve, quello da cui il Generale Inverno tolse due giorni per allungare il suo dominio in gennaio (ti ricordi i giorni della merla Lettor?). Tutto nato dalla volontà di Gaio Giulio Cesare 
 il quale, in Egitto, si rivolse agli astronomi di Cleopatra VII la quale gli presentò il brillante astronomo Sosigene il quale gli presentò questa soluzione ai problemi di equilibrio tra il calendario umano e quello astronomico.
 Una soluzione adottata anche dal Papa Gregorio XIII il Grande che introdusse il calendario gregoriano invece di quello giuliano mantenendo tuttavia questo artificio.
Ma devi sapere Lettor che è esistito anche un 30 febbraio, in Svezia.
Nel 1712 il re di Svezia Carlo XII ordinò che si calcolasse un 30 febbraio che fu vissuto per rimediare ad un azzardo degli anni passati. Infatti re Carlo XII, tra il 1700 e il 1712, aveva cercato di introdurre in Svezia un calendario svedese che eliminava gli anni bisestili al fine di far coincidere il calcolo dei giorni svedesi con quelli del calendario gregoriano entro i 40 anni successivi. La guerra della Svezia contro l'Impero Russo fece inoltre dimenticare di applicare i calcoli giusti per procedere con questo bizzarro progetto impedendo al calendario svedese di aggiornarsi con quello gregoriano. Il 1712 quindi fu l'anno in cui re Carlo XII fece tornare la Svezia al calendario giuliano aggiungendo un 30 febbraio per far tornare in ordine i conti dei giorni. Questi Svedesi sono gente in gamba, ma certe volte non li capisco proprio.
Invece il 29 febbraio del 1468 nacque a Roma il cardinale Alessandro Farnese, che fu Papa con il nome di Paolo III, noto per aver convocato il Concilio di Trento nel 1545 e per il suo impegno nella Controriforma.
 Il Papa Paolo III (che in questo ritratto benedice Sant'Ignazio da Loyola approvando la fondazione della Compagnia di Gesù), ebbe il suo da fare per cercare di portare la pace in un'Europa devastata dalle guerre intestine, specie tra il Sacro Romano Impero e il regno di Francia. Ai suoi tempi il Sacro Romano Imperatore era il Cesareo Carlo V d'Asburgo, al secolo re Carlo I di Spagna con cui ebbe un rapporto molto difficile. Dopo il tradimento di re Enrico VIII d'Inghilterra Paolo III cercò di organizzare una spedizione contro di lui, ma fu impedito dall'ennesimo scontro tra l'Imperatore Carlo V e il re di Francia Francesco I. Cercò di trovare un buon posto per il Concilio, inizialmente a Mantova, ma il duca della città non era in grado di sostenere le spese. La Repubblica di Venezia (in ottimi rapporti sia con Francia e Impero) offrì la sede di Vicenza, ma un'altra guerra tra Francia e Impero rinviò di nuovo il Concilio che si tenne nel principato vescovile germanico di Trento dove si iniziò finalmente il 13 dicembre 1545. Il Papa Paolo III, nato in quel 29 febbraio del 1468, non vide la fine del Concilio nel 1563.
Nel 29 febbraio del 1876 morì invece un membro dell'Ordine dei Gesuiti, Remigio del Grosso che fu astronomo, poeta e insegnate. Fattosi sacerdote gesuita nel 1837 è divenuto insegnate nel 1838, si interessò moltissimo di matematica e filosofia applicando entrambe agli studi di astronomia. Nel 1860 divenne professore di meccanica applicata a Napoli. Nel 1863 rimise i suoi voti sacerdotali, ma rimase professore presso l'Università di Napoli, nominato professore anche di meccanica celeste.
Un uomo davvero singolare in quanto autore di trattati di matematica e astronomia e anche di diversi canti e poesie sulle nebulose e di studi sulla cometa Donati.
Ti riporto qui, Lettor, un carme per l'eclissi.

Hai tu veduto qualche volta il Sole
Ammantarsi d’eclisse? Hai tu veduto
Come triste diviene in quei momenti
Paurosi la Terra, ed ogni cosa
Appar dipinta di mortal pallore?
Non appena la Luna a mezzo copre 
La lucerna del mondo, e già nei campi
Languido il fiore impallidisce, e un tetro
Grigio scolora il bel verde dell’erbe.
In un plumbeo color muore l'azzurro
Riso dei cieli, a cui succede oscura
Orrida notte: ove se stella appare, 
Somiglia a lampo sepolcral che annunzi
Vicina l'agonia della natura
E lunghesso l'immoto aer si spande
Cupo un silenzio, chè la sua canzone
Interrompe l'uccello, entro la siepe
Riparando atterrito; e nei crepacci
Del suol si affretta a scendere, cercando
Asil lo sciame de’ procaci insetti.
In ogni uomo furtiva ed affannosa
Un'angoscia si desta, ed il sapiente
Sacerdote d’Urania ad ora ad ora,
Triste diventa anch’ei, mentre si accinge
A contemplar co' suoi ricurvi vetri
Quel travaglio del Sol. Ma già la luce
Rapidamente scema, e non rimane
Della lampa del dì, che un picciol lembo
Falcato. Già in sottile arco si stringe
A poco a poco, e alfin col suo sfavilla
Ultimo raggio mestamente e muore.
Di subito la scena allor si muta:
Che dove il Sol sedea cinto di lampi,
Livido e nero signoreggia il disco
Della Luna, a mo’ d’aureola cinge (7)
Una corona candida di luce,
E’ l’atmosfera che il grand'astro abbraccia,
E al curïoso spettator si svela
Non più nascosta nel fulgor dei rai
Che discoperto saettava. E appare
Non poca parte di sue rosee nebbie (1)
Quando protese in vertici di coni
Che sembran le nevose Alpi al tramonto
Di un dì sereno, e quando in curvi rami
Come sotto le chete onde del mare
Si distende il corallo. Anche fur viste
Sporgere fuori dall’opaca Luna
Simili a lista di purpureo panno;
Od in brani squarciate andar volando
A quella guisa che pel nostro cielo
Volan le nubi per soffiar di vento.
In quei fiocchi ramosi e in quelle punte
Di rosee nebbie, con sagace sguardo.
Il paziente astronomo ravvisa
La compagine arcana e la testura
Interïor della dïurna lampa,
E quai tesori dentro alla sua cinta
Natura metallifera nasconde.


Bei ricordi offre il 29 febbraio vero Lettor? A te cosa offre?

venerdì 26 febbraio 2016

Il re di Sicilia vinto solo dalla morte

Lettor, oggi, nel dì 26 febbraio del 1154 morì a Palermo il forte Ruggiero II degli Altavilla, che il 27 settembre 1130 era stato incoronato re di Sicilia ed era riuscito ad unificare tutte le conquiste normanne del sud Italia in un unico regno.
 In questo mosaico si vede Ruggiero II vestito come un Imperatore di Costantinopoli, venire incoronato da Cristo stesso. Questo forte esponente della stirpe degli Altavilla fu in grado di riprendere il diritto romano instaurando uno Stato ben organizzato, ricco, centralizzato sull'autorità del re anche a discapito dei nobili e un adattamento della riscossione delle tasse in base alle possibilità di ogni individuo, come era uso nell'antico Impero Romano. Ricevette la nomina di re di Sicilia, Puglia e Calabria dall'antipapa Anacleto II che si trovava a Roma in contrapposizione con Innocenzo II, rifugiatosi in Francia ma considerato il legittimo Pontefice. Il sostegno di Ruggiero II ad Anacleto II gli attirò l'ira di Bernardo da Chiaravalle, sostenitore di Papa Innocenzo, dei re Enrico I d'Inghilterra, Luigi VI di Francia ma soprattutto del Sacro Romano Imperatore Lotario III. Ruggiero dovette affrontare anche una ribellione interna ma evitò la sconfitta grazie a delle questioni che tennero l'Imperatore lontano dal suo regno. Dopo un'altra guerra con le due parti dell'Impero, dello Stato Pontificio e di moltissimi Stati Italiani, il regno normanno del Sud Italia ottenne di essere riconosciuto e Ruggiero II fu confermato re e innegabilmente uno dei monarchi più potenti d'Europa. Ruggiero II riconquistò anche l'antico regno dei Vandali nel nord Africa ottenendo una potenza e una gloria ineguagliati per secoli.
Morì sapendo di aver vinto moltissimo il re Ruggero II di Sicilia.


giovedì 25 febbraio 2016

Tarasio il Patriarca

Lettor oggi è il giorno in cui è morto Tarasio di Costantinopoli, che fu vescovo e Patriarca della Roma d'Oriente dal 25 dicembre del 784 fino al 25 febbraio del 806 in cui morì.
Tarasio fu nominato Patriarca di Costantinopoli dopo le dimissioni del suo predecessore Paolo IV per volere della Basilissa (Imperatrice) Irene, che a quel tempo governava l'Impero Romano d'Oriente nel nome del figlio Costantino VI ancora troppo giovane per reggere il trono.
Una delle maggiori e più azzardate attività e preoccupazioni del Patriarca Tarasio fu di legittimare la posizione e l'autorità di Irene e fare da intermediario con il potente re dei Franchi e dei Longobardi che stava arrivando a rifondare l'Impero d'Occidente. Sembra che Irene volesse proporre a quel re Carlo, detto Magno, di sposarla e diventare il suo Imperatore. Benché re Carlo abbia raggiunto quel risultato da solo, l'idea di riunificare le due metà dell'Impero fu un progetto ambizioso che però non fu portato a termine. Tarasio infatti dovette ripassare il libro di Daniele (II; 43). 
Il Patriarca Tarasio riunì anche il Concilio di Nicea I con cui pose fine alla disputa dell'iconoclastia avviata dal Basileo Leone III. Grazie a Tarasio fu riammessa la venerazione delle immagini sacre che hanno donato alla nostra civiltà grandi esempi di arte e bellezza guidati dalla fede.
Riposa in pace buon Patriarca Tarasio e grazie del tuo contributo.

mercoledì 24 febbraio 2016

'Mazza che cervello storico sto' conte della Mirandola

Lettor, oggi, 24 febbraio è il compleanno del grande Giovanni Pico dei conti della Mirandola e della Concordia, conosciuto soprattutto come
Pico della Mirandola, anche se era più educato rivolgersi a lui come Sua Signoria il Conte della Concordia. Filosofo e Umanista dell'Italia rinascimentale è il più famoso esponente della sua dinastia.
Il sogno di Pico fu di ricostruire i lineamenti di una filosofia universale conciliando le linee aristoteliche con i principi platonici, usando anche altri elementi come gli insegnamenti della Cabala. Pico della Mirandola lavorò per molto tempo nel tentativo di costruire una sintesi delle filosofie antiche il cui messaggio sarebbe stato portato a compimento dal messaggio divino e dalla sapienza della Rivelazione della Cristianità. Anche il pensiero islamico e giudaico veniva considerato da Pico come parte di un enorme insegnamento di sapienza, pace e progresso inviato a tutta l'Umanità, un messaggio da rinnovare e riscoprire.
Pico sosteneva inoltre che tutto ciò si basasse sulla dignità dell'Uomo e sulla libertà che Dio gli aveva concesso il giorno della sua Creazione liberandolo da una natura e un istinto predeterminato come quelli degli animali.
Lettor, era intelligente il caro Pico, ti consiglio di ricercare qualcosa, ha ancora molto da insegnare. 
Buon compleanno buon Pico della Mirandola....
Chiedo scusa: tanti auguri Conte Giovanni Pico di Concordia.

martedì 23 febbraio 2016

Buon compleanno ad un re buono

Lettor oggi è il compleanno di Mattia Corvino, detto Mattia il Giusto nato il dì 23 febbraio del 1443. Discendente di una ricca famiglia dei Balcani, Mattia era destinato ad essere un ottimo signore dell'Europa dei suoi tempi. Il suo nome originale era Mátyás Hunyadi, fu il biografo Antonio Bonfini a definire lui e i membri della sua stirpe "Corvini" poiché li considerava discendenti della gens romana dei Corvini.
 Si vede qui, in questa miniatura di un manoscritto tedesco, la titolatura completa di Mattia: re d'Ungheria, Croazia e Boemia, Duca d'Austria, principe elettore del Sacro Romano Impero e difensore della Cristianità. Egli infatti fu alleato del Vasosoia di Valacchia Vlad III, l'impalatore, ispiratore del personaggio conosciuto come Conte Dracula. Insieme al Vasosoia, re Mattia difese l'Europa dall'invasione degli Ottomani dopo la caduta di Costantinopoli e dell'Impero d'Oriente.
Ad un certo punto, malgrado il successo della difesa, re Mattia entrò in conflitto con il Vasosoia Vlad III e lo rinchiuse a Buda a causa dei massacri che quest'ultimo aveva praticato contro i mercanti sassoni e germani che viaggiavano sui Balcani.
Mattia è stato uno dei sovrani più amati e apprezzati dagli Ungheresi e ancora oggi è un esempio per quella nazione.
 È possibile vedere un monumento nella Piazza degli Eroi di Budapest, nonostante sia morto a Vienna in quanto Duca d'Austria nel 1490. 
Esistono moltissime leggende popolari su Mattia Corvino, per esempio quelle secondo cui il re avesse l'abitudine di travestirsi da comune cittadino e viaggiare dove si diceva che i suoi funzionari commettessero abusi. Re Mattia subiva gli abusi per poi rivelarsi con le sue guardie e rivelare al funzionario colto in flagrante "Ora sono merli dei diabetici".


lunedì 22 febbraio 2016

Il re di Francia che unì e squarciò l'Italia

Lettor oggi ti parlo del dì 22 febbraio del 1495 d.C., giorno in cui sua maestà il re di Francia Carlo VIII entrò vittorioso a Napoli dopo una grande invasione della penisola italiana.
Questo Carlo fu l'ultimo erede diretto della dinastia dei Valois e portò la Francia ad essere la maggiore potenza dell'Europa del tempo in un periodo di grandi cambiamenti, rappresentati, in primis, dalla scoperta delle Americhe avvenuta solo tre anni prima.
Con l'alleanza di Ludovico Sforza (in seguito detto il Moro e futuro Gran Duca di Milano) che di fatto governava già il potente Gran Ducato, re Carlo VIII scese in Italia con l'obbiettivo di conquistare Napoli e il suo regno, uno dei più ricchi e sofisticati Stati dell'Europa tra Medioevo e Rinascimento. Papa Alessandro VI fu suo strenuo oppositore senza però riuscire a fermare la sua avanzata che si concluse il 22 febbraio di quel 1495.
Il re di Francia rivendicava il dominio di Napoli in virtù di sua nonna, discendente della stirpe degli Angioini, eppure egli non cercò di annettere anche la Sicilia, che pure faceva parte dei domini del re di Napoli. Secondo alcuni questo è dovuto al fatto che vero scopo dell'impresa non fosse estendere i domini effettivi del Valois, ma di assicurare una testa di ponte per una nuova Crociata da compiere contro gli Ottomani per la liberazione di Costantinopoli e della Terra Santa, impresa che sembra Carlo VIII, che si vantava discendente di Carlo Magno e addirittura di Ettore il Troiano, anelasse a compiere.
Eppure la forza di re Carlo fu ostacolata dalle piogge, dalle epidemie e dalle difficoltà di alimentare l'imponente esercito e da qualcosa che non si vedeva da secoli: un'alleanza tra vari Stati Italiani che collaborarono per distruggere l'esercito francese o quanto meno per cacciarlo dalla penisola. A quest'alleanza, realizzata con l'appoggio di Papa Alessandro VI (al secolo Sua Eminenza Rodrigo Cardinal Borgia), fu composta da Papato, Repubblica di Venezia, Gran Ducato di Milano, Impero attraverso la rappresentanza dell'Austria e Regno di Spagna che stava ascendendo come nuova potenza principale di questa parte del mondo.
Re Carlo VIII riuscì a tornare in Francia abbandonando i suoi sogni e probabilmente maledicendo i Borgia.
La sua sconfitta diede inizio ad una serie di grandi guerre, le Orribili Guerre d'Italia e avviò la Francia ad un ridimensionamento, che però non avrebbe intaccato la sua indiscutibile posizione di grande Monarchia Nazionale tra le principali d'Europa.
Lo stemma dell'ultimo dei Valois ti ricorderà Lettor che ogni passaggio della Storia porta grandi glorie, ma anche grandi dannazioni.


venerdì 19 febbraio 2016

Settimio, da Principe a Signore

Lettor dovresti andare a Lione. Io avrei voluto esserci il dì 19 febbraio del 197 d.C., quando si chiamava Lugdunum e fu teatro dell'ultima battaglia di una feroce guerra civile tra Romani. 
 Come al solito quest'aberrazione di Impero contro Impero era iniziata con una disputa sulla successione; Commodo era stato ucciso e il suo successore Pertinace non resse molto le sorti di Roma. Nel 193 i generali Clodio Albino, con le legioni di Britannia, Gallia e Spagna, il generale Pescennio Nigro, con le legioni dell'Oriente e l'africano Settimio Severo, capo delle truppe in Pannonia (tra Austria e Ungheria) furono rispettivamente acclamati Imperatori. Settimio Severo, più vicino, riuscì a scendere in Italia e a guadagnare il sostegno dell'illustre e potente reggimento dei Pretoriani. Poco tempo dopo Pescennio Nigro fu sconfitto e le sue truppe assorbite.
Clodio Albino, che governava la Britannia e aveva il sostegno di diversi senatori, scese in Gallia con le legioni delle provincie occidentali, escluse quelle della Germania che si schierarono con Settimio. Clodio Albino tentò un'invasione dell'Italia, ma Settimio Severo aveva già posto dei presidi nei passi alpini che respinsero l'attacco e dopo, con circa sessantamila uomini, raggiunse il suo rivale a Lugdunum dove Clodio Albino aveva il suo quartier generale. Dopo aver annientato la cavalleria sarmata di Clodio Albino, l'esercito di Settimio Severo attaccò le truppe nemiche di pari numero. Dopo altri due giorni il generale di cavalleria Giulio Leto attaccò il fianco di Clodio Albino che, ormai circondato, si suicidò.
Settimio Severo divenne così il solo Imperatore di Roma, assumendo il titolo di Dominus ac Deus, invece di Princeps et Primus Inter Pares (Signore e dio invece di Principe e Primo dei Suoi Pari) ponendo fine al Principato e dando inizio al Dominato, la seconda grande fase della storia dell'Impero presa a modello da tutte le successive monarchie europee e medio orientali.
Settimio Severo e la sua famiglia 


vinsero molto a Lione quel 19 febbraio Lettor. Ma noi cosa perdemmo?

giovedì 18 febbraio 2016

Memoria gloriosa per l'ultimo Khan dei Khan

Lettor è il 18 febbraio, in questo giorno del 1294 morì nella città di Khanbalik (oggi Pechino) uno dei sovrani più grandi, potenti, famosi, ricchi e misteriosi della storia dell'Umanità intera: il grande Kublai Khan.
 Kublai era uno dei figli di Tolui, secondogenito di Gengis Khan. Alla morte dello zio Ogodai Khan suo fratello maggiore Mongke Khan divenne il nuovo Khagan, ovvero il Khan dei Khan, sovrano di tutto l'impero dei Mongoli.
 Kublai si dimostrò un ottimo governante al suo servizio tanto che, alla morte di quest'ultimo, il Kuriltai, ovvero la grande assemblea dei Khan e dei nobili mongoli, lo elesse nuovo Khagan. Prima di riuscire a prendere il potere tuttavia Kublai Khan dovette sconfiggere suo fratello minore Arig Bek che rivendicava il trono e accettare che il grande impero venisse diviso in quattro grandi Khanati, ciascuno con il suo Khan sottomesso solo simbolicamente al Khagan. Suo fratello, Hulegu, fondò il Khanato degli Ilkhan di Persia.
Kublai Khan fu colui che sconfisse definitivamente la dinastia cinese dei Song e fondò la dinastia Yuan che avrebbe governato il Khanato del Gran Khan.
 Malgrado le fallite invasioni di Vietnam e Giappone non si può negare che fosse un grande conquistatore, oltre che un politico eccellente che seppe tenere insieme tanto popoli diversi sotto una grandiosa autorità comune. Nel suo Milione Marco Polo descrive i diciassette anni al suo servizio e lo indica come un sovrano affascinante e carismatico, oltre che curioso. Un Augusto, anche se afflitto dalle sue maledizioni.
Benedict Wong interpreta Kublai Khan nella serie televisiva "Marco Polo".
Lettor... non ti affascina un sovrano simile?




mercoledì 17 febbraio 2016

Il rogo

Lettor oggi, 17 febbraio, ti ricordo di quando, in questo giorno del 1600 d.C. morì sul rogo Filippo Bruno da Nola, noto come Giordano Bruno.
 "Io dico Dio tutto Infinito, perché da sé esclude ogni termine ed ogni suo attributo è uno e infinito; e dico Dio totalmente Infinito, perché lui è in tutto il mondo, ed in ciascuna sua parte infinitamente e totalmente...."
Così scriveva questo frate domenicano molto vicino al naturalismo del Rinascimento ed altre filosofie che lo portarono a negare il Geocentrismo e ad immaginare una catena infinita di universi, realtà, mondi e intelligenze, tutto questo infinito ben al di fuori della capacità di comprensione umana e tutti pervasi da Dio senza limiti, tutt'uno con la natura e da amare alla follia. Trascendente e immanente.
Ai suoi tempi Giordano Bruno fu deriso, processato e condannato per eresia.
Morì sul rogo quest'uomo che diede la sua vita per una ricerca, per un ideale che si tradusse in moltissime teorie moderne ancora incomprese in gran parte. 
Lettor... cosa sai davvero di quest'uomo e del perché fu condannato?

domenica 14 febbraio 2016

Giorno triste, siamo stati traditi

Lettor... San Valentino... il 14 febbraio per me è un giorno triste e non solo per me in effetti perché in questo giorno dell'anno 849 d.C. a Strasburgo, città maledetta per questo, fu compiuto un tradimento che ci ha dannati tutti dando inizio a tutte le guerre e i rancori che tu conosci Lettor.
Perdonami Lettor, non è un ricordo quello di questo giorno. 

venerdì 12 febbraio 2016

Un Carlo che narrò molto

Lettor oggi è il compleanno di un Carlo davvero speciale, uno che aveva una storia incredibile da raccontare e che fece con coraggio e sapienza. Nella sua lingua madre il suo nome completo era Charles Darwin e nacque nella città di Shrewsbury, in Galles, il 12 febbraio del 1809.Risultati immagini per charles darwin
Biologo e naturalista compì un grande viaggio nelle Isole Galàpagos sulla nave Beagle dove incontrò creature incredibili e senza simili al mondo, come le iguane marine o le grandi tartarughe capaci di superare il secolo di vita e alte come il torace di un uomo.

 Le creature che Darwin incontrò in questo viaggio e le scoperte che ne trasse gli permisero di sviluppare la teoria dell'evoluzione della specie che nel 1859 pubblicò in un suo libro intitolato appunto "L'origine della specie", una delle opere più profonde e studiate della storia dell'Umanità.
Questo è un Carlo che narrò una storia incredibile che ancora oggi ci riserva molte sorprese Lettor. Cosa accadrebbe se qualcuno ne trovasse una più grande della sua?

giovedì 11 febbraio 2016

Banzai

Lettor oggi è un giorno speciale per un luogo molto lontano da noi ma anche molto interessante: il misterioso Cipango, un paese in cui le case hanno i tetti d'oro. Probabilmente lo conosci come Giappone.
Secondo la leggenda, l'11 febbraio del 660 a.C. un grande guerriero di nome Kamu-yamato-iwarebiko no mikoto, in seguito chiamato Jimnu divenne il primo Tenno, il sovrano del Giappone. Secondo la leggenda gli dei innalzarono una rete d'argento dal mare facendo cadere da essa delle gocce che formarono le isole del Giappone. La maggiore delle divinità era Amaterasu, la dea del Sole, la quale ebbe un figlio, e quattro generazioni dopo di lui nacque quest'uomo destinato ad unificare il Giappone e diventare il suo primo sovrano.
 Una storia davvero interessante Lettor, non trovi? Jimnu fu il primo ad avere il titolo di Tenno, corrispondente al nostro Imperatore, e a governare uno dei paesi più antichi e ricchi del nostro mondo.
Quanto vorresti sapere di quella terra Lettor?

mercoledì 10 febbraio 2016

Cenere alla cenere

Lettor oggi è un giorno davvero speciale e forte: il 10 febbraio corrisponde al giorno del ricordo, il momento in cui la nostra patria ricorda che il massacro delle Foibe, il giorno in cui ricadono le Ceneri e inizia il periodo di purificazione e digiuno che è la Quaresima. Oggi ti potrei parlare dei Mongoli che invasero il Califfato Abbaside uccidendo il suo Califfo.... ma credo sia meglio invitarti a riflettere Lettor. Certe realtà avvolte sono molto più vicine di quanto non si creda, anche se ci ostiniamo a negarlo. Riflettici Lettor.....

martedì 9 febbraio 2016

Zenone il barbaro Imperatore

 Il suo nome era Tarasikodissa, re degli Isaurici e magistro militare dell'Impero Romano d'Oriente. Come moltissimi altri era un capo barbaro integrato come membro dell'esercito imperiale. In Occidente questo sistema aveva ormai dato un potere eccessivo a diversi comandanti che erano arrivati a smembrare l'Impero fondandosi dei regni propri da cui sarebbero nate le moderne nazioni europee.
L'Oriente fu più furbo affidando il dominio direttamente ai barbari che furono così molto più motivati a difenderlo.
Tarasikodissa fece strada come ufficiale della guardia imperiale mettendosi in buona luce con l'Imperatore Leone I il quale stava cercando qualcuno che lo aiutasse a fermare il potere che il suo Magister Militum, il barbaro Aspare, stava accumulando a scapito della corte imperiale, proprio come in Occidente stava facendo Odoacre l'Ostrogoto. 
Leone accettò di dare sua figlia in sposa al valoroso Tarasikodissa facendolo suo genero e complice nel complotto per uccidere il Magister Militum Aspare.
L'Imperatore accettò che il figlio di Tarasikodissa e sua figlia divenisse l'erede al soglio imperiale d'Oriente, infatti il principino figlio di un barbaro e di una Romea, sarebbe diventato l'Imperatore Leone II. Il 9 febbraio del 474 d.C. Tarasikodissa divenne Imperatore con il nome di Flavio Zenone in attesa che suo figlio divenisse abbastanza maturo, purtroppo Leone II morì lo stesso anno della sua nascita e suo padre dovette affrontare diverse ribellioni mantenendo il soglio imperiale per più di diciassette anni. Morì senza figli in vita e a succedergli fu il nobile Anastasio, parente della famiglia di sua moglie, la figlia di Leone I.
Secondo una leggenda Zenone sarebbe stato sepolto vivo di proposito dall'Imperatrice e lasciato a morire di stenti nel sarcofago.
Malgrado il dominato molto travagliato Zenone è stato un sovrano di estrema importanza per Costantinopoli e per la storia del mondo; assistette alla caduta dell'Impero Romano d'Occidente e reagì difendendo la parte orientale dell'Impero organizzandola e adattandola ad un nuovo mondo, un esempio fu l'Enotico, il documento dell'Unione che fu realizzato per risolvere le divisioni cristologiche all'interno dell'Oriente. 
Anche grazie alle azioni e i lavori dell'Imperatore Zenone l'Impero Romano d'Oriente rimase intatto davanti alla caduta dell'Occidente e rimase lo Stato più longevo e stabile che l'intera storia dell'Uomo abbia mai visto.
Un sincero grazie lo merita quest'uomo che, il 9 febbraio del 474, divenne l'Imperatore barbaro.

lunedì 8 febbraio 2016

Le Streghe bruciano! Le Streghe bruciano!

Lettor oggi ti parlo di un otto febbraio del 1692 in cui un medico nella colonia di Salem, nel Massachusetts, dichiarò tre donne possedute da Satana e quindi da mettere al rogo. Quello era il processo alle streghe di Salem, un'apice della follia della storia umana.
Ma Lettor la caccia alle streghe non avvenne affatto nel Medioevo, bensì durante il periodo dell'Umanesimo e nelle aree controllate dai Protestanti e dai Puritani sia in Europa che nelle Americhe. L'Inquisizione della Chiesa Romana non fu certo estranea a questo fenomeno che si estese dalla Russia alle isole britanniche, ma ci sono molti elementi che sono stati distorti di questa storia.
 Le streghe erano presenti nell'immaginario popolare di tutta l'Europa sin dai tempi più antichi che la storia documenti. Sia uomini che donne capaci di compiere sortilegi, di sfruttare per i loro scopi le forze occulte della natura che l'umano ingegno cercava di tenere fuori dalle mura delle sue grandi città. Molte fonti le indicano come esseri pericolosi, consumati dal loro potere e dai desideri che le avevano spinte a richiederli.
Quando l'Umanesimo si affacciò al mondo con esso venne il desiderio di bruciare queste rappresentanti di un sapere antico e forse troppo lontano da noi per essere compreso appieno. Una macchia sulla storia di tutti noi che però ha insegnato qualcosa secondo me. Lettor una strega esiste solo quando la bruci. Attento a ciò che non comprendi e che non conosci Lettor.

venerdì 5 febbraio 2016

Purificati in questo mese

Lettor siamo a febbraio che è il mese della Febbre e della Purificazione. Il significato di questo mese e del suo nome arriva a noi dal saggio Numa Pompilio, il re sacerdote di Roma che inserì gennaio e febbraio nei primi calendari della nostra civiltà.
 In questo mese re Numa Pompilio si affidava a Februus che per i suoi avi Etruschi era il dio della morte e della purificazione. In questo periodo infatti avvengono molti passaggi per noi, come le festività del Carnevale e gli inizi della Quaresima. Il significato di febbraio Lettor è appunto questo: purificarsi di ogni male per poter affrontare la vita con il rigore che serve. Vivi Lettor, goditi il febbraio e la sua innovazione. Passa Lettor, ogni male e difficoltà passa sempre.