venerdì 26 febbraio 2016

Il re di Sicilia vinto solo dalla morte

Lettor, oggi, nel dì 26 febbraio del 1154 morì a Palermo il forte Ruggiero II degli Altavilla, che il 27 settembre 1130 era stato incoronato re di Sicilia ed era riuscito ad unificare tutte le conquiste normanne del sud Italia in un unico regno.
 In questo mosaico si vede Ruggiero II vestito come un Imperatore di Costantinopoli, venire incoronato da Cristo stesso. Questo forte esponente della stirpe degli Altavilla fu in grado di riprendere il diritto romano instaurando uno Stato ben organizzato, ricco, centralizzato sull'autorità del re anche a discapito dei nobili e un adattamento della riscossione delle tasse in base alle possibilità di ogni individuo, come era uso nell'antico Impero Romano. Ricevette la nomina di re di Sicilia, Puglia e Calabria dall'antipapa Anacleto II che si trovava a Roma in contrapposizione con Innocenzo II, rifugiatosi in Francia ma considerato il legittimo Pontefice. Il sostegno di Ruggiero II ad Anacleto II gli attirò l'ira di Bernardo da Chiaravalle, sostenitore di Papa Innocenzo, dei re Enrico I d'Inghilterra, Luigi VI di Francia ma soprattutto del Sacro Romano Imperatore Lotario III. Ruggiero dovette affrontare anche una ribellione interna ma evitò la sconfitta grazie a delle questioni che tennero l'Imperatore lontano dal suo regno. Dopo un'altra guerra con le due parti dell'Impero, dello Stato Pontificio e di moltissimi Stati Italiani, il regno normanno del Sud Italia ottenne di essere riconosciuto e Ruggiero II fu confermato re e innegabilmente uno dei monarchi più potenti d'Europa. Ruggiero II riconquistò anche l'antico regno dei Vandali nel nord Africa ottenendo una potenza e una gloria ineguagliati per secoli.
Morì sapendo di aver vinto moltissimo il re Ruggero II di Sicilia.


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