Il nemico di Ieyasu era il samurai Ishida Mitsunari un potente signore del Giappone Occidentale. Ieyasu aveva al seguito circa 75.000 uomini, Ishida quasi 90.000. I samurai usarono delle potenti armi da fuoco importate in Giappone dai missionari gesuiti negli anni precedenti e che stavano cambiando l'antica tradizione bellica del Giappone.
Durante lo scontro le forze di Ieyasu erano sovverchiate mentre un altro potente signore della guerra, il samurai Kobayakawa, ex pupillo di Ieyasu, formalente alleato di Ishida, rimaneva ad osservare immobile con il suo grande esercito facendosi domande sul futuro e sul significato di onore e lealtà. Ieyasu gli fece sparare alcuni colpi di cannone ma senza colpire nessuno dei suoi uomini. Il vecchio maestro pretendeva che Kobayakawa decidesse da che parte stare. Non c'è posto per i vigliacchi nel mondo dei conquistatori.
Kobayakawa decise di rimanere fedele al maestro scagliandosi contro Ishida, insieme alla carica del clan Tokugawa e dei suoi alleati questo assalto distrusse le forze del Giappone Occidentale portando alla morte di Ishida.
Con questa battaglia Tokugawa Ieyasu conquistò l'egemonia militare su tutto il Giappone. Questo evento mise fine all'epoca Sengoku, un periodo di grandi guerre civili. Dopo alcuni anni Tokugawa Ieyasu consolidò il suo potere diventando lo Shogun, il capo militare di tutte le signorie giapponesi, dando inizio ad una nuova era.
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