Figlio di Galeazzo II e di Bianca di Savoia, è ricordato come il primo Duca di Milano e uno dei condottieri e politici più abili e dotati che l'Italia e l'Europa abbiano mai conosciuto. Divenne Signore di Milano dopo aver scalzato suo zio Bernabò permise al popolo e ai soldati di saccheggiarne il palazzo guadagnandosi il loro favore.
Quando fu pronto il Signore di Milano mosse guerra agli Scaligeri conquistando Verona e Vicenza. Il conte di Armagnac e il Duca di Baviera lo attaccarono costringendolo a fermare la sua avanzata. In questo modo Gian Galeazzo si concentrò a consolidare le sue conquiste, sconfiggendo i suoi avversari, i Pusterla, e assicurando il dominio visconteo su Lombardia, Piemonte, Gran Parte del Veneto e Italia centrale.
Una volta assicurato tutto questo Gian Galeazzo mandò suo cugino, il francescano Fra Pietro Filargo da Candia (futuro Papa Alessandro V) all'Imperatore Venceslao chiedendo di essere elevato al rango di Duca. In cambio di una cospicua somma di denaro versata nelle casse del tesoro imperiale. L'ambasciatore imperiale Benesio portò la notizia dell'elevazione e presenziò alla cerimonia di insediamento che fece di Gian Galeazzo il primo Duca di quello che sarebbe diventato uno degli Stati più potenti e avanzati della storia europea. Il Ducato di Milano era uno Stato vassallo del Sacro Romano Impero, ma Gian Galeazzo aveva un progetto molto più ambizioso. Ci mancò poco che non si potesse dire "Gian Galeazzo Re d'Italia! Avanti Visconti!"
Non era lontano dall'unificazione dell'Italia in una sola nazione con Milano come capitale, malgrado la ferma resistenza di Firenze. La conquista non andò oltre Bologna.
Avviò la costruzione del Duomo di Milano, completò il Palazzo di Pavia, la Calà del Sasso, la scalinata più grande d'Europa, la Certosa di Pavia, dove è sepolto dopo essere morto di peste nel 1402.
Anche se non riuscì nell'impresa di fondare un Regno d'Italia, Gian Galeazzo divenne uno degli uomini più potenti dell'Europa, nel nome dell'Imperatore egli era: Conte di Vertus, Signore di Milano, Verona, Crema, Cremona, Bergamo, Brescia, Belluno, Pieve di Cadore, Feltre, Pavia, Novara, Como, Lodi, Vercelli, Alba, Asti, Pontremoli, Tortona, Alessandria, Valenza, Piacenza, Bobbio, Parma, Reggio Emilia, Vicenza, Perugia, Vigevano, Borgo San Donnino e delle valli del Boite oltre che primo Duca di Milano.
Come sarebbe andata secondo te Lettor, se egli avesse unificato la nostra patria con tanti secoli d'anticipo? Non lo so, ma avrei voluto impararlo.
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