lunedì 18 agosto 2014
La morte di un semidio
Lettor ho atteso il tramonto per parlarti di quando i cavalieri mongoli cavalcavano per un terzo del mondo e portavano, il 18 agosto 1227, la notizia della morte di un semidio, un potente della storia, un uomo che hai studiato a scuola Lettor, ma che non hanno ben approfondito, non con me almeno. Ti parlo di Temujiin, un capo tribù mongolo che, ad un certo punto ebbe un'idea rivoluzionaria: togliere ai nobili il totale controllo del comando militare e affidarlo a chiunque si dimostrasse degno, anche gli umili e i comuni. Questa idea gli diede molti problemi, molti altri khan decisero di combatterlo ma moltissimi Mongoli si radunarono per sostenerlo e gli sciamani di tutte le tribù dissero che a Temujiin sarebbe stata data tutta la superficie della Terra. Dopo aver unificato i Mongoli, Temujiin conquistò la Cina, la Persia, arrivò fino in Polonia dopo aver piegato la Russia e aver messo l'Islam in ginocchio. Morì il 18 agosto del 1227, dopo aver piegato il mondo, fondando l'impero mongolo, il più grande che sia mai esistito, ma anche uno dei più brevi. Così ottenne il titolo di "Sovrano Oceanico" che in lingua mongola si traduce Gengis Khan. Il suo tramonto ha spento il suo impero, ma la sua storia durerà per sempre. Ricordalo però Lettor, il mondo è troppo grande per essere governato da un uomo solo, l'umanità è vasta e deve rimanere variegata, uno solo è Re di tutti Lettor, ma Temujiin è arrivato vicinissimo a questo risultato.
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