sabato 16 gennaio 2016

Ave Imperator

Lettor oggi è il nostro giorno.
Era il 16 gennaio del 27 a.C. quando il buon Ottaviano Cesare, nipote, figlio adottivo ed erede di Gaio Giulio Cesare si presentava al Senato di Roma dopo aver messo fine alle Guerre Civili e rinsaldato la civiltà romana risollevandola dalla corruzione e dalla decadenza. Ottaviano, maestro di politica e statista eccelso, ormai privo di nemici degni di nota offrì le sue dimissioni da tutti i suoi poteri e dai suoi incarichi, affinché i Romani non dovessero rivivere l'incubo della monarchia da loro tanto disprezzata. Il Senato invece respinse le dimissioni e decretò che il Primo Cittadino rimanesse al comando della politica, degli eserciti, della religione..... di tutta la Romanità a comando della Repubblica come Princeps, Primus Inter Pares, il primo dei suoi pari.
Occorreva un sacro titolo, un praenomen da aggiungere ai già più che meritati Caesar e Imperator.

 Alcuni ritennero che il nuovo Principe potesse chiamarsi Romulus, ma sarebbe stato troppo superbo e irrispettoso verso il grande fondatore dell'Urbe. Allora fu coniato e conferito quel 16 gennaio il titolo di Augustus, secondo alcuni derivato dal greco Sebastòs, il benedetto dagli dei. Ecco come nacque l'Impero Romano, quando la Repubblica fu guidata in una nuova era: il periodo del Principato, dove lo Stato, unito e saldo, conservava le sue tradizioni e il suo modo di vivere per costruire la più grande civiltà della storia da cui nascemmo noi stessi, tu e io Lettor.
Sia un caso o volontà del destino che, il 16 gennaio del 1547, Ivan IV, principe di Kiev, venne incoronato per primo Zar di tutte le Russie in seguito alla sconfitta del Khanato dell'Orda d'Oro che, sotto il comando dei discendenti di Ogodai, figlio di Gengis Khan, aveva fino ad allora tenuto sotto il suo giogo tutti i maggiori principi russi.
 Ivan IV era figlio del principe Basilio III, a sua volta figlia di Sofia Paleologa, nipote di Costantino XI Paleologo, l'ultimo degli Imperatori Romani in Oriente. Fu così che Ivan reclamò il diritto di chiamarsi Zar, derivato da Caesar, portando così avanti il retaggio di Augusto e la cultura, l'etichetta e i codici che i Russi ereditarono da sua nonna e dagli ufficiali di Costantinopoli che importarono in Russia tutto quello che serviva per ricostruire lassù l'Impero.
Il titolo di Zar fu legittimato dal Patriarca di Costantinopoli che benedì anche il desiderio di Ivan di riconoscere in Mosca la Terza Roma. Fu così che nacque la Russia, dalle stesse radici di noi discendenti dei Romani Lettor, e come noi anche quei nostri fratelli avviarono un'espansione che li portò ad avere come confini le stelle.
Il 16 gennaio Lettor è davvero il giorno in cui la nostra civiltà ha iniziato un grande percorso e accadrà ancora. Ti possa portare fortuna Lettor.

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