martedì 19 gennaio 2016

Lo Zoppo di Ferro

Lettor oggi io ti parlo di Timur Barlas, morto ad Otrar, in Kazakistan il 19 gennaio del 1405. Un uomo forte, con un carisma davvero notevole e un grande acume tattico. Il suo nome, nella lingua del Khanato del Chagatai, significa "Ferro", mentre nella lingua Farsi, parlato nel Khanato degli Ilkhan di Persia, significa "Zoppo". Egli era dunque un figlio di quell'epoca turbolenta e confusa in cui l'Asia era dominata dai frammenti dell'Impero Mongolo.

Timur Barlas, nato in questo crogiolo di Stati e Khanati immensi, era di discendenza mongola e turca, di fede musulmana e presunto discendente di un condottiero mongolo della stessa stirpe di Gengis Khan.
Nel 1369 divenne il Khan di tutte le tribù kazake e turco-mongoliche tra il Khanato del Chagatai e gli Ilkhan di Persia. Questo risultato fu ottenuto con il vecchio motto "Dividi et Impera", ovvero sfruttando le divisioni e le rivalità tra queste tribù per annientare e sottomettere i suoi rivali. Timur Barlas si proclamò grande emiro e fu il massimo titolo a cui ambiva oltre a quello che ottenne dopo aver sposato una principessa della dinastia di Gengis Khan diventando così di fatto erede del Sovrano Oceanico mongolo.
 Scelse come capitale del suo vasto dominio la città di Samarcanda prendendo così il controllo della Via della Seta. Gli Ilkhan di Persia vennero presto sconfitti e sottomessi, anche i Mameluchi e gli Ottomani vennero attaccati dalle potenti orde di quel condottiero che sembrava davvero la reincarnazione di Gengis Khan.
Timur Barlas si dichiarava un combattente per la fede musulmana, ma gli Stati musulmani dell'Asia furono coloro che subirono le maggiori invasioni e sconvolgimenti da parte del impero di Timur.
Il Khanato dell'Orda d'Oro, governato dai discendenti di Ogodai Khan, figlio e successore di Gengis Khan, fu lo Stato che più riuscì ad opporsi al grande emiro, venendo però più volte sconfitto e indebolito abbastanza da permettere, tempo dopo, ai Russi di liberarsi dal dominio mongolo. Dalla discendenza di Timur Barlas, Lettor, nacque il Sultanato Mogul che dominò l'India settentrionale per diversi secoli dopo la fine del Sultanato di Delhi.
Gli Europei riuscirono a stabilire degli accordi con Tamerlano che stava combattendo gli Ottomani dando più tempo all'Impero Romano d'Oriente di prepararsi. Il grande emiro ebbe ottimi accordi commerciali con Venezia e Genova.
Timur Barlas morì di polmonite il 19 gennaio del 1405 mentre preparava una grande campagna per riconquistare la Cina da cui la dinastia Yuan, fondata da Kublai Khan, era appena stata cacciata dalla nuova dinastia Ming.
Il suo sogno di restaurare l'Impero Mongolo morì così; tra un colpo di tosse, eccessive libagioni e forti febbri. In effetti era lo stesso destino di molti discendenti di Gengis Khan.
Dopo la morte di Timur Barlas il suo impero si frammentò in tanti Stati più piccoli e in forti conflitti tra loro.
 Timur Barlas morì dopo aver seguito un sogno impossibile che però influenzò la Storia dell'Umanità per molto tempo, permettendo la nascita di intere nazioni e il cambiamento di interi popoli. 
Ancora oggi viene ricordato in tutto il mondo, in varie lingue. Qui, nella nostra bella Italia, lo chiamiamo Tamerlano.
Che riposi quest'uomo e che la sua storia diventi un monito.


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