Queste parole passate alla storia le disse Teodora, la ballerina, figlia di un domatore di orsi, dotata di un'esperienza di vita enorme che la rese la sposa perfetta dell'Augusto Giustiniano, fatto per essere un politico, uno statista, un mecenate, ma senza l'esperienza necessaria per condurre davvero il suo retaggio. Teodora fu il sostegno di Giustiniano in quel gennaio del 532, quando le fazioni popolari dei Verdi e degli Azzurri iniziarono una feroce rivolta contro l'Imperatore a sostegno di Anastasio, nipote degli Imperatori precedenti a Giustiniano.
La grande rivolta iniziò nel grande ippodromo di Costantinopoli quando il prefetto cittadino Eudemone mise a morte alcuni membri delle fazioni popolari Azzurri e Verdi, due di questi condannati, ognuno di ogni fazione. Azzurri e Verdi, tradizionalmente rivali, si schierarono in una feroce rivolta contro Giustiniano dopo le richieste di clemenza respinte.
Fu l'intervento del generale Belisario a stroncare la rivolta, dopo sei giorni di incendi, saccheggi, omicidi e minacce. Tutto al grido di "Nika! Nika!" ovvero "Vinci! Vinci!", il tradizionale grido dei tifosi allo stadio
Giustiniano era sul punto di fuggire dalla capitale, ma sarebbe stata la fine del suo dominato se avesse ceduto ai rivoltosi. Teodora diede a Giustiniano la motivazione necessaria a rimanere al suo posto il tempo necessario perché Belisario arrivasse e sterminasse i rivoltosi il 18 gennaio del 532. Il miglior celerino anti ultras della storia.
Nessun commento:
Posta un commento