Voglio sottoporti il Manoscritto Voynich. Questo libro prese nome dal suo scopritore Wilfrid Voynich, un mercante di libri inglese di origine polacca che lo trovò tra i trenta libri che aveva acquistato dai Gesuiti del Collegio di Villa Mondragone a Frascati, nel 1912. Nel libro, indecifrabile, Voynich trovò una lettera del dottor Johannes Marcus Marci, rettore dell'Università di Praga e medico di corte del Sacro Romano Imperatore Rodolfo II. Il rettore Marci inviava il manoscritto presso poligrafo Athanasius Kircher al fine di decifrarlo.Voynich, viste le note in Greco antico e altre caratteristiche, datò il volume al XIII secolo. Nella lettera il rettore Marci affermava di aver ereditato il manoscritto da un suo amico, un alchimista di nome Georg Baresch e che il legittimo proprietario era lo stesso Imperatore Rodolfo II. All'inizio si pensò che il manoscritto fosse uno strabiliante falso usato per una clamorosa truffa ai danni dell'Imperatore, ma non tutti pensano che le cose siano così semplici.
Si tratta di un libro di 102 fogli, 204 pagine, anche se sembra che in principio ci fossero almeno altri 14 fogli andati perduti. Si tratta di un volume piuttosto comune per le dimensioni e il materiale di cui ovvero pergamena di capra.
Straordinaria è la quantità di illustrazioni; i soggetti, realizzati e colorati e sono questi stessi disegni a rendere possibile la suddivisione del testo dal momento che il testo è scritto con un idioma sconosciuto, forse inventato dallo stesso autore per evitare che qualcuno accedesse ai suoi segreti.
Le sezioni sono:
- Botanica, dal foglio 1 al 66 con 113 disegni di piante che non corrispondono ad esemplari realmente esistenti (cosa davvero strana per l'arte occidentale);
- Astronomica (o astrologica?), dal foglio 67 al 73, con 25 diagrammi che rappresentano le stelle e alcuni segni zodiacali, ma non si sa di cosa la sezione parli vista l'impossibilità di tradurre il testo;
- Biologica, dal foglio 75 al 86, chiamata così per le rappresentazioni di figure femminili nude immerse fino al ginocchio in vasche, comunicanti, contenenti un misterioso liquido scuro;
- Un foglio, ripiegato sei volte, contenente nove medaglioni di immagini di stelle o cellule circondate da petali e tubature;
- Farmacologica, dal foglio 87 al 102, dove sono raffigurate fiale, ampolle, disegni tipici delle illustrazioni delle farmacie medievali e anche disegni di radici e possibili erbe medicinali.
L'ipotesi della truffa all'Imperatore è stata confutata dalla datazione al Carbonio-14 che fa risalire la pergamena tra il 1404 e il 1438. Eppure nel manoscritto si trova una pianta molto simile ad un girasole, arrivato in Europa dalle Americhe e quindi il manoscritto non potrebbe risalire a prima del 1492.
I disegni sembrano raffigurare soprattutto un soggetti floreali che però non sono identificabili, anche a causa del fatto che il manoscritto è di fatto illeggibile.
Tutti gli studi fatti sul testo del manoscritto hanno condotto alla semplice affermazione che il linguaggio è molto semplice ma anche dotato di un vocabolario apparentemente illimitato ed estremamente basilare. Questa semplicità linguistica lo rende paragonabile solo alla lingua dei nativi hawaiani. Secondo alcuni studiosi la ripetitività di tale linguaggio potrebbe avere uno scopo di accomodamento, piuttosto che criptico. Magari l'autore voleva rendere più facile la traduzione al destinatario del manoscritto. Moltissime parole vengono ripetute di continuo anche consecutivamente, ma l'unicità dell'alfabeto rende comunque impossibile trarne un senso.
Lettor, ad oggi questo è il libro più misterioso del mondo e nessuno è ancora in grado di dire esattamente quale sia la sua trama.
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